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FUORI AGENDA
Evento del: 28/01/2013 18:30 - Auditorium dell’Ara Pacis - via di Ripetta 190 - Roma
Data articolo: 28/01/2013
​Dopo l’iniziale editoriale di Enrico Cisnetto, che ha focalizzato i temi della puntata, la prima parte dell’ultima puntata di “Roma InConTra – Ara Pacis” è iniziata con un’intervista a tutto tondo al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Il primo tema, ovviamente, è stato quello dell’Ilva di Taranto, “che – secondo il ministro – è emblematica dell’intreccio fra politica e industria, che hanno le due principali responsabilità”. Clini, punzecchiato dalle domande di Enrico Cisnetto, è andato più a fondo sulla questione dell’Ilva, e sulla ‘battaglia’ che si sta verificando fra i giudici, l’azienda, i politici e i sindacati. “La magistratura nella questione dell’Ilva ha agito in maniera necessaria. E’ entrata con un ruolo di supplenza, per l’assenza della politica. Ora, con le misure che abbiamo adottato come governo, quel ruolo di supplenza non è più necessario”. La finanziaria 2010 stanzia 1 mld di euro per prevenire dissesto idrogeologico. Dopo poco i fondi vengono trasferiti per coprire il debito pubblico. La politica di tutela del territorio è stata dimenticata. Ed un errore di politica economica grossolano, perché poi i danni successivi sono peggiori, e causano perdite economiche ancora peggiori. Investire sul territorio sarebbe un volano eccezionale. Sono poi saliti sul palco  Luigi Abete, presidente Bnl, Cinecittà Studios e Civita Servizi , Pietro Colucci, presidente Kinexia, Benedetto Della Vedova, capogruppo Fli Camera, candidato Lista Monti , ed Ermete Realacci, deputato Pd, candidato Pd, autore de “Green Italy” (Chiarelettere), che hanno dibattuto sul merito delle Grandi Opere, su quanto siano necessarie per rilanciare l’Italia, e perché non sia possibile farle. Pochi soldi? Troppa burocrazia? Opposizione ideologiche? I costi del non fare? 200mld di ricchezza in meno, per le infrastrutture non fatte. Pietro Colucci ha così spiegato quale sia il costo del ‘Khomeinismo ambientalista’ è intervenuto poi Philippe Daverio in collegamento da Telelombardia, che di concerto con Corrado Clini, hanno coniato la parola “metalmezzadro”, per esemplificare lo status di coloro di una classe operaia che ha cambiato la propria natura, forse perdendo di vista qualche obiettivo strategico. Sempre in collegamento, Stefano Saglia, deputato e candidato Pdl, ex Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia, che ha lanciato la sua proposta per le infrastrutture: “Sarebbe utile introdurre in Italia un'agenzia per il dibattito sulle infrastrutture strategiche. Si tratta di un modo per aprire alla concorrenza e alla trasparenza attraverso una informazione capillare sui territori sulle infrastrutture da realizzare. Ho già presentato, a rigurado, una proposta di legge bipartisan che, auspico, la prossima legislatura affronti quanto prima. Si tratta di applicare anche da noi – ha affermato il deputato – uno strumento molto efficace, e adottato da sempre in Francia e che va istituito per legge. Il governo francese, attraverso le Prefetture, promuove e insedia di volta in volta queste commissioni con tutti gli interlocutori interessati da coinvolgere: enti locali di tutti i livelli e comitati civici”. “Queste commissioni – ha spiegato Saglia – sviluppano dei piani particolareggiati di informazione alla popolazione, che vengono suffragati da dati scientifici e dal coinvolgimento di esperti dalla competenza indiscutibile”. “In Francia, per ogni infrastruttura strategica con rilevanza nazionale, – ha concluso il deputato – viene spiegato ai cittadini quali effetti possono essere generati sul territorio, positivi e negativi, in modo che al termine del percorso, e prima che sia tardi per fermarsi senza sprechi, possa essere presa una decisione preliminarmente condivisa dalle popolazioni coinvolte. Si fa così per le centrali centrali elettriche, per i rigassificatori: sempre. Prevenendo in questo modo il formarsi di 'monopoli' antagonisti come quelli che abbiamo visto nascere in Italia per esempio nel caso della Tav”. Proposta su cui Ermete Realacci si è trovato d’accordo, così come Benedetto Della Vedova. Un primo capitolo di una “altra agenda”, che trova il consenso di tutta la coalizione.
 
 

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    lunedì 28 gennaio 2013 18.30 - Auditorium dell’Ara Pacis - via di Ripetta 190 - Roma
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